“Gli scavi sul Monte Bibele furono, fin da subito, l’occasione di poter indagare per la prima volta in Italia, in forma estensiva e con metodi scientifici, la cultura materiale, le forme insediative, ideologiche, cultuali e religiose, dei popoli che abitarono le regioni appenniniche nei tre secoli che precedettero l’avvento di Roma e l’attuale assetto territoriale. Evidente era la straordinaria influenza che le caratteristiche dell’ambiente fisico avevano avuto, nel corso dei secoli, nell’organizzazione delle prime strutture territoriali umane,ancora focalizzate, nel V – III secolo a.C., su quelle percorrenze di crinale e di promontorio su cui si erano mossi i primi cacciatori raccoglitori delle epoche più remote.”